Si dice che Theodor Storm, all’epoca ancora agli inizi della sua carriera letteraria, abbia ideato la fiaba Il piccolo Häwelmann (Der kleine Häwelmann, 1850) mentre era intento a guardare il figlio nella culla. Ne nacque una storia notturna e fantastica modellata sul mito di Icaro e sostanzialmente lontana da una visione ingenua e idilliaca dell’infanzia, con un bambino testardo, egocentrico e capriccioso come protagonista.
La storia, pubblicata per la prima volta in Germania nel 1850, venne tradotta in tutto il mondo e ristampata più volte nei decenni successivi, accompagnata talvolta da immagini d’autore. L’edizione del 1926, in particolare, si distingue per l’ottima qualità delle illustrazioni di Else Wenz-Viëtor, che vengono qui riprodotte in alcune scansioni all’edizione olandese del testo (De kleine Wildebras, 1943).
La rappresentazione del bambino nei disegni di Else Wenz-Viëtor richiama alla mente un classico della letteratura e dell’illustrazione per l’infanzia: il Peter Pan in Kensington gardens di J. M. Barrie illustrato da Arthur Rackham (1906): là la barchetta su cui salpava Peter Pan era formata da un grande nido, qui dalla culla del piccolo Häwelmann. In entrambe le storie, inoltre, è una camicia da notte a fungere da vela per la barca. Prima di Barrie, il motivo era stato già trattato in alcune poesie di Robert Louis Stevenson, contenute nella celebre raccolta per bambini A child’s garden of verses (1885) e senz’altro note all’autore di Peter Pan.
A. Rackham, Peter Pan in Kensington gardens (1906) |
R. L. Stevenson, My bed is a boat (A child’s garden of verses), ill. Charles Robinson (1895) |
L’influenza stilistica di Else Wenz-Viëtor è rintracciabile anche nelle illustrazioni di Maurice Sendak, e in particolare nell’opera In the night kitchen (1970) – storia notturna e surreale dall’atmosfera molto simile a quella di Der kleine Häwelmann. Più vicina nella caratterizzazione del bambino è invece Where the wild things are (1963), che come la fiaba di Storm adotta un protagonista vivace e ribelle.
M. Sendak, In the night kitchen (1970) |
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