22/12/14

«Les jeux et plaisirs de l’enfance» di Jacques Stella


Nel XVII secolo, in età barocca, il tema dei giochi di bambini fornì il soggetto per diverse serie di incisioni, legate nell’iconografia alle più antiche raffigurazioni di cortei e baccanali di putti ma al tempo stesso espressione di un nuovo interesse per le minute scene della vita quotidiana. Tra di esse ricordiamo, in particolare: Scherzi e giuochi diversi de putti (Roma, 1647) di Giacinto GimignaniVerscheyde aerdig kinderspel (Amsterdam, 1650 ca), con incisioni di Michiel Mosijn tratte da disegni di Cornelis Holsteyn; Kinderspiel di Conrad Meyer (Zurigo, 1657) e Les jeux et plaisirs de l’enfance (Parigi, 1657), con incisioni di Claudine Bouzonnet-Stella tratte da disegni dello zio Jacques Stella.

La genesi di quest’ultima serie di incisioni permette di comprendere l’evoluzione dell’iconografia dei giochi di bambini ed i suoi modelli artistici di riferimento. Un’influenza fondamentale deriva da alcuni motivi mitologici decorativi dal gusto leggero e scherzoso, già rintracciabili nell’arte romana, che raffigurano gruppi di putti o amorini in scene di gioco, danza o lotta all’interno di cornici pastorali. Jacques Stella, autore dei disegni da cui sono tratte le incisioni di Les jeux et plaisirs de l’enfance (1657), in un periodo precedente alla pubblicazione del volume (curata dalla nipote lo stesso anno in cui Jacques morì) disegnò alcuni fregi ancora direttamente legati a questo immaginario bucolico.

Nicolas Poussin, Baccanale di putti (1626)
Guido Reni, Lotta di putti (1627)

Jacques Stella, Fregi con bambini che giocano (16??)

Il tema dei giochi di bambini è poi connesso in età barocca al gusto per le scene di genere e per la rappresentazione della vita quotidiana in tutti i suoi aspetti. In questo senso la sua iconografia segna uno scarto rispetto agli antichi motivi decorativi di ispirazione mitologica, orientandosi alla raffigurazione di quadretti di vita reale. Emblematico di questo cambiamento di prospettiva è un celebre quadro di Peter Bruegel il Vecchio, Kinderspiele (Giochi di bambini, 1560), che mostra una folla di bambini in piazza, come pure un’incisione di Jacques Stella, Danse d’enfants nus devant l’hôtellerie (1621 ca), dove i bambini danzanti – benché nudi come gli antichi putti – sono collocati in un ambiente cittadino.

Jacques Stella, Danse d’enfants nus devant l’hôtellerie (1621 ca)

La serie di incisioni Les jeux et plaisirs de l’enfance (1657) occupa una posizione intermedia rispetto ai due motivi iconografici: da una parte recupera l’ispirazione bucolica e la grazia leggera delle scenette mitologiche di putti, rappresentando i bambini nudi e collocandoli in ambienti naturali idilliaci; dall’altra accoglie l’influenza delle scene di genere e della cultura popolare raffigurando nel dettaglio una varietà di giochi e passatempi molto comuni tra i bambini dell’epoca – la maggior parte dei quali compaiono già tra i “giochi di Gargantua” nel romanzo di François Rabelais (Gargantua, 1534), e sono tutt’ora noti. Vediamo così bambini lottare tra di loro e giocare alla guerra o a pallone, a mosca cieca e alla cavallina, fare il girotondo, soffiare bolle di sapone, dondolare sull’altalena, rovesciarsi a testa in giù per fare capriole, trascinarsi come carriole, portare a spasso cavallini e piccole carrozze in miniatura, o ancora giocare con biglie, birilli, fionde, freccette, dadi, trottole, aquiloni, ma anche dedicarsi a giochi d’azzardo e attività sportive maggiormente adatte agli adulti, come il volano, la pallacorda e la scherma. In considerazione del vasto inventario di giochi presentati, la serie si presta ad essere utilizzata come un prezioso documento storico in grado di far luce sulle attività infantili dell’epoca, soprattutto per quelle cadute in disuso col passare dei secoli e ormai quasi completamente dimenticate.

La duplicità di modelli iconografici assoggetta così la raffigurazione del bambino ad una curiosa e significativa ambivalenza, da cui deriva la singolare bellezza di questa serie di incisioni: se egli conserva dei tratti caratteristici del putto mitologico, avvolto in un’aura di grazia, è al tempo stesso paragonabile nelle sue azioni ad un qualsiasi bambino reale colto in un momento di ricreazione dalla vita quotidiana.

La serie è composta da cinquanta incisioni (più il frontespizio e una tavola di apertura), ciascuna raffigurante un gioco diverso e accompagnata da sei versi in rima che commentano in tono scherzoso la scena. L’elenco dei titoli delle tavole (con rispettiva traduzione) è il seguente: 1. La Chasse au Papillon (La Caccia alla Farfalla); 2. Le Dada (Il Cavallino); 3. Le Sabot (Il Paleo); 4. La Balançoire (L’Altalena a Bilancia); 5. Le Masque (La Maschera); 6. Le Jeu des Espingles (Il Gioco dei Bastoncini); 7. Le Traisneau (La Slitta); 8. Les Bouteilles de Savon (Le Bolle di Sapone); 9. L’Escarpolete (L’Altalena); 10. La Course du Pot (Il Gioco della Pentola); 11. Les Petis Feux (I Piccoli Fuochi); 12. Le Colin Maillard (La Mosca Cieca); 13. Le Volant (Il Volano); 14. La Fossette (Il Gioco delle Fossette); 15. La Rangette (Il Gioco del Mucchietto di Biglie); 16. La Fossette aux Noyaux (Il Gioco della Fossetta con le Nocciole); 17. La Merelle et le Cerf Volant (Il Gioco del Filetto e l’Aquilone); 18. La Marelle a Cloche-Pié (Il Gioco della Campana); 19. La Patte aux Jettons (Il Lancio dei Gettoni); 20. Les Quilles (I Birilli); 21. Le Palet (Il Gioco delle Piastrelle); 22. La Toupie (La Trottola); 23. Le Cheval Fondu (Il Caval Caduto – o Tre-Tre-Giù-Giù); 24. La Culebute (La Capriola); 25. Les Petits Canons (I Mortaretti); 26. La Guerre (La Guerra); 27. La Paume (La Pallacorda); 28. Le Frappe Main (La Mano Calda); 29. L’Assaut du Chasteau (L’Assalto al Castello); 30. La Poire (Il Gioco del Chiodo); 31. Le Brelan (Il Tris di Carte); 32. Le Bain (Il Bagno); 33. La Glissoire (Lo Scivolo sul Ghiaccio); 34. Le Jeu de Pet en Gueule (Il Gioco del Peto in Gola); 35. La Jouste (La Giostra); 36. Le Court Baston (Il Bastone Corto); 37. Les Dez (I Dadi); 38. La Poste (La Cavallina); 39. Le Cercle et le Bilboquet (Il Cerchio e il Kendama); 40. La Mouche (La Mosca); 41. La Crosse (Il Crosse – antenato del Golf); 42. Le Batonet et la Charrue (La Lippa e l’Aratro); 43. La Fronde (La Fionda); 44. Les Dards (Le Freccette); 45. L’Arbaleste (La Balestra); 46. Le Pape-Guay (Il Gioco del Papegai); 47. Le Balon (Il Gioco del Pallone); 48. L’Escrime (La Scherma); 49. La Dance (Il Girotondo); 50. La Bataille (La Battaglia).