27/12/14

Antonio Rubino. Le figure dell’infanzia sul «Corriere dei Piccoli»


Il ricordo di Antonio Rubino è connesso in primo luogo, nella memoria collettiva, alle numerose serie di fumetti pubblicate durante la sua longeva collaborazione con il Corriere dei Piccoli – svoltasi in modo discontinuo dal 1908 al 1959 –, e in modo particolare a quelle più antiche, che risalgono agli anni precedenti la prima guerra mondiale.

22/12/14

«Les jeux et plaisirs de l’enfance» di Jacques Stella


Nel XVII secolo, in età barocca, il tema dei giochi di bambini fornì il soggetto per diverse serie di incisioni, legate nell’iconografia alle più antiche raffigurazioni di cortei e baccanali di putti ma al tempo stesso espressione di un nuovo interesse per le minute scene della vita quotidiana. Tra di esse ricordiamo, in particolare: Scherzi e giuochi diversi de putti (Roma, 1647) di Giacinto GimignaniVerscheyde aerdig kinderspel (Amsterdam, 1650 ca), con incisioni di Michiel Mosijn tratte da disegni di Cornelis Holsteyn; Kinderspiel di Conrad Meyer (Zurigo, 1657) e Les jeux et plaisirs de l’enfance (Parigi, 1657), con incisioni di Claudine Bouzonnet-Stella tratte da disegni dello zio Jacques Stella.

13/12/14

Macchine e invenzioni bizzarre nell’animazione americana

Three Little Wolves, 1936, Walt Disney

Lunghe catene di montaggio, assurdi macchinari e invenzioni bizzarre, complicate, impossibili, sono le varie figure di un medesimo immaginario industriale e tecnologico spesso impiegato in funzione comica nei cartoni della cosiddetta golden age del cinema di animazione americano (periodo che va dal 1926, con l’introduzione del sonoro sincronizzato, fino agli anni ‘60, con l’avvento della televisione).

26/11/14

Conrad Meyer. Le incisioni della serie «Kinderspiel»


Nel 1657, a Zurigo, venne dato alle stampe un volume insolito e a quel tempo pressoché unico nel suo genere: Kinderspiel (Giochi di bambini), una raccolta di ventisei incisioni di Conrad Meyer sul tema dei giochi infantili accompagnate da una traduzione tedesca del poemetto Kinder-spel, composto alcuni decenni prima dal poeta e umorista olandese Jacob Cats. Il poemetto era stato pubblicato per la prima volta nel 1618 all’interno di un libro di emblemi scritto in olandese, latino e francese dallo stesso Jacob Cats: Silenus Alcibiadis, sive Proteus. In questo volume, l’incisione che serviva ad illustrare il poemetto era stata realizzata a partire da un disegno di Adriaen Pietersz van de Venne.

21/11/14

«Der Struwwelpeter» di Heinrich Hoffmann


Heinrich Hoffmann, medico tedesco nato nel 1809, divenne scrittore per bambini in vista di un’occasione particolare: volendo regalare un libro al figlio di tre anni per il Natale del 1844, data la carenza di prodotti specificamente destinati all’infanzia, si risolse a scriverne uno lui stesso. L’esperienza maturata nell’istituto psichiatrico di Francoforte, dove ai bambini problematici era solito raccontare storielle edificanti, confluì nella stesura di un libretto vergato a mano, con filastrocche in versi e disegni dipinti ad acquerello.

19/11/14

«Der kleine Häwelmann» di Theodor Storm e Else Wenz-Viëtor


Si dice che Theodor Storm, all’epoca ancora agli inizi della sua carriera letteraria, abbia ideato la fiaba Il piccolo Häwelmann (Der kleine Häwelmann, 1850) mentre era intento a guardare il figlio nella culla. Ne nacque una storia notturna e fantastica modellata sul mito di Icaro e sostanzialmente lontana da una visione ingenua e idilliaca dell’infanzia, con un bambino testardo, egocentrico e capriccioso come protagonista.

16/11/14

La vita dei giocattoli nell’animazione americana (1907/41)


Il motivo dei giocattoli che prendono vita, in anni recenti consacrato ad un’immensa fama grazie alla trilogia di Toy Story, affonda le sue radici nei primordi del cinema di animazione. Il tema è anzitutto caratteristico di un immaginario legato all’infanzia borghese che si diffonde nel XIX secolo in parallelo alla crescita della produzione artigianale e poi industriale di giocattoli, come testimoniano vari luoghi della letteratura – dai soldatini che prendono vita in Schiaccianoci e il re dei topi (Nußknacker und Mausekönig, 1816) di E. T. A. Hoffmann, nel Soldatino di stagno di Hans Christian Andersen (Den standhaftige tinsoldat, 1838) e in Re Schiaccianoci e il povero Reginaldo di Heinrich Hoffmann (König Nußknacker und der arme Reinhold, 1851) al Pinocchio di Collodi (1881), passando per la fiaba L’omino di pan di zenzero (The gingerbread man, 1875) e arrivando infine alle bambole animate in The Adventures of Two Dutch Dolls and a Golliwogg (1895), libro illustrato di Florence Kate Upton.

26/10/14

«The boy castaways», il libro “perduto” di J. M. Barrie


Prima di Peter Pan (1904), e ancora prima di The little white bird (1902) – libro tradotto da poco in italiano e in generale quasi dimenticato, se non fosse per i capitoli centrali pubblicati a parte come Peter Pan in Kensington gardens –, le muse infantili di Barrie, vale a dire i fratelli Llewelyn Davies, lo ispirarono a confezionare un curioso volumetto intitolato The boy castaways of Black Lake island (1901).

06/10/14

Il mondo dell’incubo nell’animazione americana (1929/39)


La ricorrenza di un immaginario dell’incubo di derivazione gotica è assai accentuata nei corti animati americani realizzati a partire dal 1929 (anno della grande depressione), in relazione ai quali è possibile parlare di un prolifico “filone gotico” dell’animazione. Le figure predilette di questo immaginario comprendono scheletri, fantasmi, ombre e diavoli; lo scenario tipico è quello notturno, ideale per esaltare il carattere lugubre e sinistro di luoghi come case infestate e cimiteri. Le avventure di questi cartoni animati, benché infarcite di minacce e pericoli, sono il più delle volte raffigurate in modo comico e sempre (o quasi) risolte da un epilogo a lieto fine. La rappresentazione della paura, in questo modo, diviene funzionale alla sua esorcizzazione, perché permette di trasformare anche il più spaventoso diavolo in un innocuo spauracchio.

29/09/14

Attilio Mussino: i primi fumetti sul «Corriere dei Piccoli»


Un paio d’anni prima dell’uscita della celebre edizione Bemporad di Pinocchio da lui illustrata (1911), Attilio Mussino cominciò a collaborare col Corriere dei Piccoli fin dal numero d’esordio (dicembre 1908), cimentandosi nella creazione di svariate serie a fumetti rivolte ad un pubblico infantile. Le convenzioni grafiche utilizzate in queste storielle si distaccano dalla tradizione americana dell’epoca: al posto delle classiche nuvolette (cartoons), ogni tavola è corredata da una didascalia in versi. L’importanza dell’elemento figurativo è in questo modo accentuata, e nel caso di Mussino comporta una cura minuziosa del disegno, l’adozione di composizioni complesse e l’uso di colori vivaci e contrastati.

06/09/14

«Alice’s adventures under ground», il manoscritto originale


La prima versione manoscritta di Alice’s adventures in Wonderland si intitola Alice’s adventures under ground, e fu donata da Charles Lutwidge Dodgson (in arte Lewis Carroll) ad Alice Liddell, il 26 novembre 1864, come regalo di Natale anticipato. 

Il manoscritto, ora conservato alla British Library di Londra, presenta un gran numero di disegni dell’autore, che forniranno il modello per le illustrazioni di John Tenniel alla prima edizione del libro (1865). Rispetto alla storia contenuta nel manoscritto, nel libro verranno rimossi i riferimenti più personali relativi alla famiglia Liddell e saranno aggiunti due nuovi capitoli (Pig and pepper e A mad tea-party).

22/08/14

L’iconografia di san Nicola nei libri per l’infanzia olandesi


Il culto di san Nicola (san Nicolò) è legato all’infanzia a partire dall’epoca medioevale, quando in Europa cominciarono a diffondersi alcune leggende sui miracoli da lui compiuti a favore di bambini. I più famosi miracoli riguardano la resurrezione di tre bambini (o di tre chierici), assassinati da un macellaio, e il dono di monete d’oro a tre fanciulle povere.

Nel XIX secolo san Nicola diventa una figura popolare ricorrente nei libri illustrati per bambini. Nello Struwwelpeter (1845) di Heinrich Hoffmann, libro tedesco tradotto in moltissimi paesi, san Nicola ha dismesso gli abiti del vescovo e compare in una veste secolarizzata nei panni del “grande Nikolas”, maestro severo e inquietante che punisce i bambini cattivi, colpevoli di aver preso in giro un compagno di colore, gettandoli in un enorme calamaio colmo d’inchiostro. Una simile iconografia di san Nicola in versione spauracchio compare anche nel Lustiges Bilderbuch (1852) di Franz Pocci.

19/08/14

Chiquinho “in Slumberland”: quando Buster Brown fu Little Nemo


Nella striscia del 7 luglio 1907 (The Yellow Kid, he meets Tige and Mary Jane and [Buster Brown]Richard Felton Outcault utilizza l’espediente del team-up per fare incontrare i due suoi classici eroi a fumetti, Yellow Kid e Buster Brown. La storia termina in modo ancor più singolare con una citazione a Little Nemo in Slumberland, quando Buster Brown si risveglia bruscamente nel suo letto proprio come il protagonista della striscia di Winsor McCay.

18/08/14

Gli esordi di Harold Knerr: «Der Fineheimer Twins» e «Scary William»


Harold H. Knerr è noto per essere subentrato a Rudolph Dirks come autore della fortunatissima serie a fumetti The Katzenjammer Kids (1897). Correva il 1914, anno in cui la serie si sdoppia in due strisce parallele: quella di Knerr, che conserva il nome originale, e quella di Dirks, che dopo varie peripezie diviene The Captain and the Kids. Prima di allora, poco più che ventenne, Knerr si era distinto come uno dei più promettenti disegnatori di strisce a fumetti sui quotidiani statunitensi. Le sue creazioni non brillavano per originalità – in molti casi, anzi, nascevano come plagi di strisce più celebri –, ma la sua abilità stilistica era evidente.

10/08/14

Antonio Rubino (1880-1964). Biografia di un artista eccentrico


Antonio Rubino, disegnatore e poeta noto principalmente per l’attività di illustratore e scrittore per l’infanzia, nasce a Sanremo il 15 maggio 1880. I suoi primi esercizi letterari – poesie burlesche e poemi grotteschi – risalgono alla fanciullezza e all’adolescenza; il suo apprendistato artistico da autodidatta precede la laurea in Giurisprudenza, conseguita nel 1903, e trova la sua prima espressione di rilievo in opere figurative caratterizzate da uno spiccato gusto per il macabro e da uno stile fortemente influenzato dall’estetica floreale dell’Art Nouveau. Nel clima culturale europeo, scosso alla fine del XIX secolo dal movimento del simbolismo, corrono gli anni del decadentismo e dei primi fermenti di rinnovamento da cui nel giro di pochi anni sorgeranno il futurismo e le altre avanguardie.

05/08/14

Treni fantastici dell’Est: letteratura, manga e anime


Alla fine del XIX secolo, in un mondo in rapida evoluzione e sempre più rivolto all’Occidente industriale, il treno entra a far parte dell’immaginario moderno giapponese come simbolo di rinnovamento e veicolo di una nuova visione progressiva dell’esperienza. Al 1872 risale l’inaugurazione della prima linea ferroviaria in Giappone; negli stessi anni la letteratura orientale si cimenta nel racconto del viaggio in treno, adoperandolo come metafora del divenire ed immagine altamente significativa di un mutato rapporto tra l’individuo, lo spazio ed il tempo.

01/08/14

Bibì e Bibò. L’eterna rivolta dei «Katzenjammer Kids»

Bibì e Bibò, The Katzenjammer Kids

The Katzenjammer Kids, serie a fumetti ideata e disegnata da Rudolph Dirks, esordisce il 12 dicembre 1897 sulle pagine dell’American Humorist, supplemento domenicale del New York Journal di William Randolph Hearst.
Max und Moritz di Wilhelm Busch
Max und Moritz

Dirks, tedesco immigrato negli Stati Uniti, su consiglio dell’editore responsabile dell’American Humorist Rudolph Block si ispira nella creazione dei suoi personaggi alle opere del connazionale Wilhelm Busch, poliedrico artista che nei decenni precedenti si era distinto in patria e all’estero per l’ampia produzione di divertenti storie in versi illustrate per ragazzi. La più celebre di queste storie, Max und Moritz (1865), è stata da sempre ritenuta la fonte principale di ispirazione per i gemelli di Dirks.