Ho scoperto la scrittura di Romano Bilenchi tra gli scaffali della Libet – libreria “del riacquisto” che tratta solo libri usati di qualità –, quando ancora frequentavo la facoltà di Giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano. Anni dopo, nel 2014, la mia tesi per la laurea triennale in Lettere sarebbe stata dedicata a quella che considero la sua opera maggiore, vale a dire il romanzo Gli anni impossibili.
Composto di tre narrazioni pubblicate originariamente come racconti autonomi (La siccità e La miseria nel 1941; Il gelo nel 1982) e poi riunite nel 1984 sotto il titolo Gli anni impossibili, il romanzo è forse l’esempio più significativo dello stile e della poetica dell’autore toscano, stimato a ragione dalla critica come uno dei più importanti narratori italiani del ‘900 ma non altrettanto valorizzato presso il grande pubblico.
Tema cardine della narrazione è l’adolescenza concepita come età di passaggio e di insanabili contraddizioni, al confine tra un’infanzia dai connotati in parte idilliaci e il tempo delle prime difficili esperienze sociali. La storia dell’anonimo ragazzo protagonista del romanzo, in questo senso, potrebbe essere letta come uno dei più illustri esempi della ripresa e della rielaborazione di cui è stato oggetto il genere del Bildungsroman (romanzo di formazione) nella letteratura italiana novecentesca. In una prospettiva più ristretta ma compatibile con questo ambito di ricerca, un capitolo della mia tesi – ora riproposto in forma leggermente variata sulla rivista Enthymema dell’Università degli Studi di Milano – si concentra sull’analisi del tema dell’infanzia e dell’adolescenza nell’opera di Bilenchi, e in modo particolare sulla figura dell’adolescente ne Gli anni impossibili.
A seguire l’abstract del saggio e il link per scaricarlo in pdf.
Abstract:
Il saggio propone un profilo critico incentrato sulla figura del personaggio adolescente protagonista del romanzo Gli anni impossibili di Romano Bilenchi. Il discorso prende avvio da una discussione preliminare sul significato del tema dell’infanzia e dell’adolescenza nell’opera dell’autore. In merito agli Anni impossibili, poi, verrà sottolineato in modo particolare il motivo del confronto tra mondo dell’infanzia e mondo adulto in merito a due opposte visioni della vita. Riguardo al personaggio protagonista, infine, si rileveranno le forme di una strategia rappresentativa funzionale a un ritratto del puer caratterizzato da una profonda ambivalenza.
Romano Bilenchi, Gli anni impossibili (Rizzoli, 1984) |
Tema cardine della narrazione è l’adolescenza concepita come età di passaggio e di insanabili contraddizioni, al confine tra un’infanzia dai connotati in parte idilliaci e il tempo delle prime difficili esperienze sociali. La storia dell’anonimo ragazzo protagonista del romanzo, in questo senso, potrebbe essere letta come uno dei più illustri esempi della ripresa e della rielaborazione di cui è stato oggetto il genere del Bildungsroman (romanzo di formazione) nella letteratura italiana novecentesca. In una prospettiva più ristretta ma compatibile con questo ambito di ricerca, un capitolo della mia tesi – ora riproposto in forma leggermente variata sulla rivista Enthymema dell’Università degli Studi di Milano – si concentra sull’analisi del tema dell’infanzia e dell’adolescenza nell’opera di Bilenchi, e in modo particolare sulla figura dell’adolescente ne Gli anni impossibili.
A seguire l’abstract del saggio e il link per scaricarlo in pdf.
Abstract:
Il saggio propone un profilo critico incentrato sulla figura del personaggio adolescente protagonista del romanzo Gli anni impossibili di Romano Bilenchi. Il discorso prende avvio da una discussione preliminare sul significato del tema dell’infanzia e dell’adolescenza nell’opera dell’autore. In merito agli Anni impossibili, poi, verrà sottolineato in modo particolare il motivo del confronto tra mondo dell’infanzia e mondo adulto in merito a due opposte visioni della vita. Riguardo al personaggio protagonista, infine, si rileveranno le forme di una strategia rappresentativa funzionale a un ritratto del puer caratterizzato da una profonda ambivalenza.
Download:
http://riviste.unimi.it/index.php/enthymema/article/view/6949/7158
[Matteo Maculotti, Il ritratto dell’adolescente ne «Gli anni impossibili» di Romano Bilenchi, «Enthymema», XIV, 2016, pp. 99-110.]