04/04/19

[Soffitte] Una nuova raccolta online di fumetti americani delle origini


[La rubrica Soffitte è dedicata principalmente alla scoperta di archivi digitali disponibili in rete.]

La biblioteca digitale Gallica ha recentemente messo a disposizione le riproduzioni digitalizzate di intere annate dell’edizione europea del quotidiano New York Herald, ovvero di una delle più prestigiose testate che contribuirono allo sviluppo del fumetto negli Stati Uniti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.

23/02/18

[Soffitte] Le origini del fumetto statunitense in una raccolta online


[La rubrica Soffitte è dedicata principalmente alla scoperta di archivi digitali disponibili in rete.]

Il fumetto nacque e si diffuse negli Stati Uniti negli anni a cavallo tra ‘800 e ‘900, quando sugli inserti domenicali dei principali quotidiani comparvero le prime strisce di vignette sequenziali e poi si consolidarono i tratti basilari del linguaggio grafico, stilistico ed espressivo che sarebbe divenuto caratteristico del medium.

27/12/17

[Soffitte, Altreletture] Miscellanea proto-fantascientifica


[L’articolo contiene collegamenti a materiali d’archivio, ma anche segnalazioni di nuove uscite editoriali e di articoli tratti dal web. Per la sua natura ibrida è stato incluso in entrambe le rubriche del blog, Soffitte e Altreletture.]

Alcune delle suggestioni che più di frequente hanno attraversato gli articoli di questo blog sono connesse alla fantascienza e alla futurologia d’epoca, ovvero a un immaginario sviluppatosi all’incirca tra la seconda metà del XIX secolo e la prima metà del XX secolo. Se ne è parlato ad esempio in rapporto a una serie di antiche cartoline francesi commentate da Isaac Asimov, alla nascita dell’immaginario robotico in Giappone, ad alcuni racconti di Emilio Salgari, o ancora al tema delle macchine bizzarre nell’illustrazione satirico-umoristica, nel fumetto e soprattutto nel cinema di animazione statunitense della golden age.

29/04/16

Herbert E. Crowley. Il visionario dimenticato


Nel novero degli artisti figurativi più geniali, eccentrici e visionari del XX secolo, una delle figure più enigmatiche e sfuggenti è senz’altro quella di Herbert Edmund Crowley (1873-1937), pittore e illustratore britannico oggi noto solo ad un numero molto limitato di estimatori. Il nome di Crowley, per gli studiosi odierni, è legato in particolare a The Wiggle Much, una serie di tavole illustrate accompagnate da didascalie che nel 1910 fu pubblicata per tre mesi (dal 20 marzo al 19 giugno) sulle pagine domenicali del New York Herald, distinguendosi come uno degli esiti più singolari della platinum age del fumetto a strisce statunitense.