Il culto di san Nicola (san Nicolò) è legato all’infanzia a partire dall’epoca medioevale, quando in Europa cominciarono a diffondersi alcune leggende sui miracoli da lui compiuti a favore di bambini. I più famosi miracoli riguardano la resurrezione di tre bambini (o di tre chierici), assassinati da un macellaio, e il dono di monete d’oro a tre fanciulle povere.
Nel XIX secolo san Nicola diventa una figura popolare ricorrente nei libri illustrati per bambini. Nello Struwwelpeter (1845) di Heinrich Hoffmann, libro tedesco tradotto in moltissimi paesi, san Nicola ha dismesso gli abiti del vescovo e compare in una veste secolarizzata nei panni del “grande Nikolas”, maestro severo e inquietante che punisce i bambini cattivi, colpevoli di aver preso in giro un compagno di colore, gettandoli in un enorme calamaio colmo d’inchiostro. Una simile iconografia di san Nicola in versione spauracchio compare anche nel Lustiges Bilderbuch (1852) di Franz Pocci.