Ho scoperto la scrittura di Romano Bilenchi tra gli scaffali della Libet – libreria “del riacquisto” che tratta solo libri usati di qualità –, quando ancora frequentavo la facoltà di Giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano. Anni dopo, nel 2014, la mia tesi per la laurea triennale in Lettere sarebbe stata dedicata a quella che considero la sua opera maggiore, vale a dire il romanzo Gli anni impossibili.