Lunghe catene di montaggio, assurdi macchinari e invenzioni bizzarre, complicate, impossibili, sono le varie figure di un medesimo immaginario industriale e tecnologico spesso impiegato in funzione comica nei cartoni della cosiddetta golden age del cinema di animazione americano (periodo che va dal 1926, con l’introduzione del sonoro sincronizzato, fino agli anni ‘60, con l’avvento della televisione).