25/02/15

Peter Pan. Appunti sulle origini di un mito moderno


Nel 1928, in una nota di accompagnamento alla prima pubblicazione in volume della commedia Peter Pan (1904) – da cui nel frattempo aveva tratto anche il romanzo Peter and Wendy (1911) –, Barrie confessava in modo ironico ma rivelatore che non ricordava di avere scritto quell’opera. Le avventure di Peter Pan e dei lost boys, in altre parole, dovettero apparirgli già allora, e forse dal primo momento in cui le vide rappresentate sulla scena, come qualcosa di impersonale ed eterno: non il prodotto di una semplice attività compositiva, ma piuttosto il rivelarsi di un’intera mitologia che solo in parte traeva le sue radici dall’immaginazione dell’autore.

04/02/15

Franz Kafka e il popolo dei topi


L’opera di Franz Kafka è tra le più ricche di riferimenti al mondo animale e tra le più suggestive per la sensibile attenzione riservata ai legami che intercorrono tra di esso e il mondo umano. Irriducibile a una rigida tassonomia, il bestiario kafkiano si compone soprattutto di figure intermedie tra questi due regni, bestie generate da processi di ibridazione e metamorfosi ed esemplari di una zoologia le cui radici sono il più delle volte fantastiche e indecifrabili: l’enorme insetto simile a uno scarafaggio in cui Gregor Samsa si trasforma ne La metamorfosi; l’animale innominato – forse una talpa – del racconto La tana; l’assurdo ammasso di pezzetti di filo e bastoncini chiamato Odradek ne Il cruccio del padre di famiglia; il curioso animale “mezzo gattino e mezzo agnello” in Un incrocio; il cavallo Bucefalo, avvocato di professione in Il nuovo avvocato (per citare solo alcuni dei racconti più celebri). 

22/01/15

Le metamorfosi di Oswald the Lucky Rabbit


Nel 1927, un anno prima dell’esordio di Mickey Mouse, Walt Disney creò con la collaborazione di Ub Iwerks il suo primo personaggio di fantasia degno di figurare come protagonista in una serie di cartoni animati: Oswald the Lucky Rabbit.

La serie segnò per Disney un significativo passo in avanti rispetto alle Alice Comedies (1923-1927), dove un’unione non troppo riuscita di riprese dal vivo con sequenze disegnate serviva a rappresentare le avventure di una bambina in carne ed ossa in un mondo fantastico: fondata unicamente sulla tecnica del disegno animato, essa introdusse un animale di fantasia e dalle fattezze antropomorfe come personaggio protagonista (sul modello del Felix the Cat di Pat Sullivan, che già aveva ispirato a Disney il gatto Julius nelle Alice Comedies), concedendogli un rilievo molto più marcato nelle storie di quello che a suo tempo ebbe Alice.

09/01/15

Mickey Mouse. L’evoluzione neotenica del topo-bambino


In un noto saggio intitolato A Biological Homage to Mickey Mouse (Omaggio di un biologo a Topolino), Stephen Jay Gould evidenzia quanto nel corso degli anni il carattere di Topolino ed il suo aspetto esteriore abbiano subìto parallelamente un’evoluzione contraria a quella di ogni essere umano, perché orientata ad una progressiva infantilizzazione.

02/01/15

La scuola “anarchica” di Clare Victor Dwiggins


Della produzione artistica di Clare Victor Dwiggins (1874-1958), a distanza di quasi un secolo dalla fase più intensa della sua attività, si ricordano le molte illustrazioni di cartoline umoristiche e soprattutto la serie a fumetti Tom Sawyer and Huckleberry Finn (1918), liberamente ispirata ai romanzi di Mark Twain.